La riesumazione era avvenuta nei primi giorni di luglio del 2018, in seguito a precise ricerche iniziate nel 1996 dalla Società di Studi Fiumani in accordo con l’Istituto Croato per la Storia di Zagabria.
Hanno fatto seguito venti anni di messe fatte celebrare in loco e iniziative diplomatiche tese al disseppellimento dei resti del Senatore Gigante e degli altri connazionali uccisi sommariamente da un reparto di partigiani jugoslavi. Ora arrivano anche i risultati dell’esame del DNA, eseguito con il consenso dei famigliari, che permettono di dare degna sepoltura ai resti. A tale proposito la SSF, in accordo con l’AFIM, dirama il seguente comunicato stampa:
La Società di studi fiumani comunica che, a seguito dell’analisi del DNA, è stato possibile in questi giorni effettuare il riconoscimento dei resti mortali del Senatore di Fiume Riccardo Gigante ucciso il 4 maggio 1945 da un reparto di partigiani jugoslavi e sepolto sommariamente insieme ad altri sette italiani in una fossa comune nel bosco della Loza vicino la cittadina di Castua (a 12 km da Fiume).
Ne ha dato annuncio il Senatore Maurizio Gasparri, informato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli: dopo gli accertamenti del DNA svolti dall’Arma dei Carabinieri sono stati riconosciuti i resti del Senatore fiumano Riccardo Gigante e del carabiniere Alberto Diana.
La Società di Studi Fiumani, presieduta allora da Amleto Ballarini, sin dal 1996 aveva individuato il luogo della sommaria sepoltura delle vittime italiane a Castua, grazie anche all’aiuto del parroco locale don Franjo Jurcevic. Tale indagine rientrava nell’ambito più ampio di una ricerca italo-croata sulle “Vittime di nazionalità italiana a Fiume e dintorni negli anni 1939-1947” condotta dalla Società di Studi Fiumani e dall’Istituto Croato per la Storia di Zagabria, i cui risultati furono pubblicati in un volume dal Ministero per i beni culturali nel 2002.
La Società di Studi Fiumani ha avuto dall’erede diretto del Senatore Riccardo Gigante la procura per disporre dei resti del nonno, resti che, in base al desiderio dello stesso Riccardo Gigante, avrebbero dovuto essere tumulati al Vittoriale in un’Arca a ciò predisposta vicino a D’Annunzio. A tal riguardo il Presidente della Fondazione del Vittoriale Giordano Bruno Guerri ha manifestato la sua piena disponibilità. Un ringraziamento infine al Senatore Gasparri per questa ultima fase dell’iniziativa, a Federesuli presieduta da Antonio Ballarin, all’Ass.ne Libero Comune di Fiume in esilio, alla Comunità degli italiani di Fiume e a tutte le autorità governative italiane e croate (in particolare Ministero degli Esteri e Ministero della Difesa – Onorcaduti) coinvolte nella vicenda.
Il Presidente
Giovanni Stelli